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Attualità mercoledì 26 luglio 2023 ore 13:50

Cani sentinella fiutano le crisi glicemiche, la Toscana li forma

golden retriever
I cani iniziano la formazione a partire dai 2 mesi di vita

Con i primi 4 cani da preparare in 18 mesi decolla il progetto pilota a livello nazionale per formare i quattro zampe all'assistenza salvavita



SCANDICCI — Il fiuto dei cani per scovare le crisi glicemiche, con funzione di allerta medica salvavita per bambini e ragazzi che abbina l'assistenza salvavita a una maggiore autonomia dei piccoli pazienti con dose supplementare di tenerezza a quattro zampe: è il progetto pronto a decollare in Toscana, dove in un ciclo di 18 mesi di lezioni verranno addestrati i primi 4 cani fra Labrador e Golden Retriever.

La Regione li educherà grazie agli istruttori della Scuola nazionale cani guida per ciechi di Scandicci in provincia di Firenze - l’unica pubblica di tutta Europa, nata nel 1929 ad opera dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti, la più antica scuola cani guida al mondo assieme alla statunitense “Seeing eye”, dal 1979 regionale - e li metterà a disposizione di bambini e ragazzi con diabete.

I cani offriranno a famiglie e piccoli pazienti una sicurezza in più, con benefici anche psicologici. Ma si tratta di un progetto destinato anche a diventare pilota su scala nazionale: non a caso nel partenariato, assieme alla Scuola Cani Guida, l’ospedale Meyer di Firenze e l’Unità di Igiene urbana veterinaria dell’Azienda Usl Toscana Centro, è previsto anche il coinvolgimento del Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali che fa capo al Ministero della Salute. 

Il settore Igiene, sanità pubblica e veterinaria della Regione coordinerà i soggetti che collaborano al progetto e monitorerà e verificherà il corretto utilizzo delle risorse.

“Mettiamo con orgoglio a disposizione di altri, ancora una volta, le nostre eccellenze e il nostro saper fare, con la sensibilità che su questi temi da sempre contraddistingue la Toscana e la Regione”, commenta il presidente della Regione Eugenio Giani. “Si tratta – aggiunge - di una nuova frontiera che porterà sicuri benefici a chi soffre di diabete”.

Gli alert dog

I cani, con il loro fiuto, sono in grado di carpire le variazioni nella concentrazione di alcuni composti organici volatili prodotti da una persona in prossimità di uno stato di crisi da diabete. Saranno istruiti, quando accade, a dare l’allarme con un segnale convenzionale prestabilito

Oltre al sollievo per il paziente, l'obiettivo del progetto sarà auspicabilmente anche quello di definire ed approvare standard e regole operative nazionali, che al momento mancano. Il settore dei cani di assistenza è privo infatti ad ora di una regolamentazione.

Le razze scelte dalla Toscana sono Labrador e Golden Retriever, le stesse che vengono utilizzate per i cani guida, da educare ed istruire appena compiuti due mesi di vita: non solo per ‘fiutare’ il calo di glicemia, ma anche per imparare a condividere la vita quotidiana del paziente, dallo stare assieme ad altre persone ad accedere ai mezzi di trasporto pubblico in sicurezza. 

Per far questo serviranno circa 18 mesi di lezioni. Nei prossimi mesi saranno addestrati i primi 4 cani. Il Meyer garantirà il supporto medico scientifico ed avrà un ruolo di affiancamento durante l’intero percorso.

L'olfatto di Fido e la salute

In Italia e nel mondo i cani da allerta medica sono impiegati principalmente in assistenza a persone che presentano diabete, convulsioni ed epilessia, morbo di Addison (ipocorticosteroidismo), narcolessia e sindrome da tachicardia ortostatica posturale

La Giunta regionale toscana ha deciso di investire le risorse a disposizione dal 2023, pari a 250mila euro, sui cani da diabete. Questa patologia è in fondo considerata una malattia ‘sociale’ che colpisce , solo in Italia, 4 milioni e mezzo di persone. Presso il Meyer di Firenze sono seguiti oltre 1.000 bambini con diabete e ogni anno si registrano 100 nuove diagnosi. 

Delle risorse stanziate dalla Regione 180mila euro saranno messi a disposizione della Scuola cani guida, 40mila andranno al Centro di referenza nazionale (che attiverà una borsa di studio) e 30mila al Meyer.

Alla Scuola cani guida di Scandicci, dove saranno educati gli animali, già oggi si istruiscono cani di assistenza per persone che hanno difficoltà motorie oppure destinati a svolgere interventi assistiti con gli animali (attività in passato denominata pet-therapy), coinvolti in progetti realizzati presso ospedali, Rsa e centri per disabili. Una tradizione e sensibilità consolidata nel tempo, che ora si arricchisce ulteriormente.

Hanno detto

“E’ una nuova attività – commenta l’assessora assessora regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli - che va ad aggiungersi a quelle già svolte da un’eccellenza della Regione Toscana come la Scuola cani guida per ciechi di Scandicci. Una realtà aperta alla comunità e che coinvolge attivamente le persone e le famiglie che si offrono per la crescita dei cuccioli e le persone che riceveranno il cane una volta addestrato. Un lavoro svolto da personale qualificato e che si va ad ampliare verso una nuova tipologia, per consentire ai nostri cani di svolgere un ulteriore ruolo prezioso per l’autonomia e per la salute delle persone, in questo caso di bambini e bambine, ragazze e ragazzi diabetici".

“Nel corso degli anni – spiega l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – la Regione Toscana ha dimostrato di saper trattare con la dovuta efficacia la cura del diabete e ha costruito una rete assistenziale specifica, attraverso la quale sono stati ottenuti ottimi risultati. Con l’impiego dei cani da allerta medica vogliamo potenziare ulteriormente gli interventi tesi a migliorare la qualità della vita dei pazienti, in particolare i più piccoli e i loro familiari, riducendo i costi sociali della patologia”.


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