Politica lunedì 25 maggio 2015 ore 08:40
Forza Italia serra le fila per il rush finale

Al centro congressi Principe di Piemonte serata per tesserati e simpatizzanti del partito con il senatore Altero Matteoli e il coordinatore Parisi
VIAREGGIO — Forza Italia serra le fila e chiama a raccolta amici e sostenitori in vista dell'ultima settimana di campagna elettorale che, domenica 31 maggio, porterà alle urne i cittadini per eleggere il nuovo presidente della Regione Toscana, il nuovo sindaco di Viareggio e rinnovare il consiglio regionale e comunale. Al centro congressi “Principe di Piemonte” oltre 300 persone (tante costrette in piedi) per il senatore Altero Matteoli, il coordinatore toscano Massimo Parisi, il candidato capolista al consiglio regionale per la circoscrizione di Lucca, Giovanni Santini e il candidato sindaco di Viareggio, Alessandro Santini.
La
serata ha visto presenti tanti esponenti locali azzurri da tutta la
provincia di Lucca: fra questi gli ex sindaci Luca Lunardini di
Viareggio e Roberto Bertola di Forte dei Marmi; i sindaci Mario Puglia
di Vagli di Sotto e Michele Giannini di Fabbriche di Vergemoli; attuali
amministratori e dirigenti di partito come Alberto Matteucci di
Camaiore, Sisto Dati e Nicola Montalto di Massarosa, Fabio Giannotti di
Forte dei Marmi, Marco Martinelli e Mauro Macera di Lucca.
Primo a prendere la parola Giovanni Santini:
“La provincia di Lucca ha 1700 iscritti a Forza Italia – ha esordito –
ed è la prima a livello nazionale nel rapporto abitanti-tesserati. E'
vero, in Italia stiamo attraversando un momento delicato: questi per noi
sono i giorni della semina e, come spesso accade, tanta gente è più
disponibile solo quando inizia il raccolto. Ma oggi stiamo seminando il
nostro campo dell'area moderata e questi, per noi, sono i giorni più
importanti”. Santini ha poi concentrato l'attenzione della platea sulle
competenze della Regione, dalla sanità al piano del paesaggio e alle
infauste ripercussioni di quest'ultimo sullo sviluppo turistico ed
economico del territorio; infine, ha chiamato al tavolo di presidenza
anche le quattro candidate al consiglio regionale, Claudia Bonuccelli,
Rossana Giusti, Mirna Pellinacci ed Elisabetta Triggiani, invitando gli
elettori ad aggiungere una preferenza femminile anche sulla scheda
verde, quella del voto per la Regione.
E' stata quindi la volta di Massimo Parisi:
“Domenica 31 maggio – ha dichiarato – abbiamo la possibilità di
regalare alla Versilia, alla Lucchesia e alla Toscana una ripartenza.
Nell'autunno scorso avevamo cercato un tavolo di confronto con le forze
di centro destra, per le elezioni regionali. Chiedevamo di prescindere
dalla situazione nazionale e lavorare insieme per la Toscana. Com'è
andata, purtroppo, lo vediamo tutti. Ma con la fiera delle vanità non si
fa il bene della nostra regione e oggi, per cambiare, c'è una sola
strada. E passa per Forza Italia”.
Dal fronte regionale sono partite anche le considerazioni del senatore Altero Matteoli:
“Cosa hanno fatto per la Toscana, Enrico Rossi e Matteo Renzi? Pensiamo
solo alle infrastrutture: Silvio Berlusconi aveva firmato la
realizzazione della terza corsia Firenze-Migliarino, Renzi oggi chiede
che non se ne faccia di niente. La Fi-Pi-Li, trafficata e pericolosa, è
stato deciso di lasciarla com'è. I fondi per la viabilità provinciale di
Lucca non sono stati allocati. Alla luce dei fatti, l'unico partito in
grado di accedere al ballottaggio è Forza Italia: il voto alla Lega Nord
è un voto alla cultura del 'no', il nostro, invece, è un partito con
una cultura di governo, che critica ma propone anche alternative reali e
concrete. Abbiamo gli uomini giusti per governare a Viareggio e in
Regione”.Proprio Matteoli ha voluto presentare il candidato
al Municipio viareggino: “Alessandro Santini non è un candidato tirato
fuori da un cassetto all'ultimo minuto. E' giovane ma con una storia
importante alle spalle. A Camaiore è stato un ottimo vice sindaco; a
Viareggio ha fatto esperienze forti e positive, in maggioranza,
all'opposizione e alla Fondazione Carnevale. Né lui né i nostri
candidati alla Regione sono qui a chiedere un voto senza dire cosa
faranno dopo”.
A chiudere gli interventi è stato quindi Alessandro Santini:
“La sinistra in 15 anni – ha ricordato – ha portato Viareggio al
dissesto. Le colpe sono chiare, non smentibili, certificate dal Mef che
ha indicato nel 2002 l'inizio del tracollo. In questa campagna
elettorale, stranissima, c'è chi ha parlato di fair play fra i candidati
sindaco. Ma io mi domando: perché nessuno ha il coraggio di attaccare
gli altri? Perché si fanno false promesse? Io sono una persona concreta,
onesta e per bene, noi tutti lo siamo: non siamo mossi da interesse,
non veniamo a promettere niente ma ci mettiamo la nostra faccia per
riscattare il nome di una grande città, Viareggio”.
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