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Attualità lunedì 23 agosto 2021 ore 11:37
Contro cinghiali e peste suina c'è il decalogo
Arriva dalla polizia provinciale un pacchetto di indicazioni e suggerimenti di cautela per non attirare gli ungulati a ridosso dei centri abitati
PROVINCIA DI LUCCA — Contrastare l'avanzata dei cinghiali a ridosso dei centri abitati ed evitare eventuali focolai di peste suina: arriva dalla polizia provinciale un decalogo con indicazioni e suggerimenti rivolti alla cittadinanza su piccole accortezze quotidiane capaci di ottenere un grande impatto sul tenere lontani gli ungulati.
Prima norma: "Fare la massima attenzione agli scarti alimentari e non abbandonarli in luoghi facilmente accessibili agli ungulati". La Provincia registra un considerevole aumento della popolazione degli ungulati sul territorio, a causa della pandemia e della mancata stagione di caccia lo scorso anno, con problemi non solo per gli agricoltori, ma anche per chi vive nei piccoli paesi o nelle prime periferie cittadine.
La Polizia Provinciale raccomanda di collocare i composter in perimetri recintati e di fare in modo che l’esposizione dei contenitori di organico della raccolta differenziata sia ridotta al minimo. Sempre a livello preventivo, sia le amministrazioni comunali sia i cittadini sono invitati a collaborare per la realizzazione di ‘cordoni’ ripuliti dalla boscaglia che si snodino tra le aree abitate e quelle boschive, che renderebbero più semplice il controllo del territorio.
"E’ necessario considerare – spiega il consigliere provinciale e sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, con delega alla Polizia Provinciale – che in questi contesti è particolarmente difficile effettuare interventi di abbattimento, in quanto potrebbero rappresentare pericolo per le persone. Perciò mi unisco alla Polizia Provinciale nell’appello a non abbandonare scarti alimentari nei pressi delle aree boschive, in modo da non attirare questi animali e creare i presupposti per un’emergenza ancora più grave di quella legata solo ai numeri".
Ma c’è anche un’altra grave ragione per adottare tutte le precauzioni nei confronti degli ungulati, sebbene ancora poco conosciuta. Si tratta della Peste Suina Africana (Psa), già diffusa nei Paesi dell’Est europeo e in Germania sia tra i suini selvatici, sia tra quelli di allevamento: "Va innanzi tutto specificato che non è una malattia trasmissibile all’uomo – afferma Bonfanti – e che l’uomo non rischia assolutamente niente qualora dovesse consumare carne infettata".
Sì, però: "Fatta questa doverosa specificazione, la pericolosità di questa Peste risiede nel fatto che si diffonde molto facilmente e che si tratta di un virus molto resistente, anche nella carne congelata. Questo comporta che - spiega Bonfanti - qualora venga mangiata carne proveniente da animali infetti potrebbe introdurre bruscamente la Psa nel nostro territorio. Il caso del Belgio è esemplare in questo senso: in pochissimo tempo il virus si è diffuso tra la popolazione suina e hanno faticato non poco a eradicarlo. La presenza di questo virus avrebbe effetti devastanti su settori economici fondamentali per la nostra economia, ma anche per la vita quotidiana di ognuno di noi, pertanto ritengo importante vi sia una sempre maggiore attenzione anche nello smaltimento degli scarti alimentari".
Tra l'altro, ricorda la Provincia, l’abbandono di rifiuti di qualunque genere, foss'anche solo una buccia di banana o un pezzo di focaccia, costituisce un illecito di carattere amministrativo o penale a seconda del caso.
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