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Attualità sabato 27 febbraio 2021 ore 10:06

Turismo verso la Pasqua col fiato sospeso

campagna toscana

L'attesa di nuove misure restrittive per un aumento di contagi Covid ferma i programmi di viaggio di un italiano su 3 secondo l'indagine Coldiretti



PROVINCIA DI LUCCA — Oltre 4 consumatori su 10 (41%) considerano la riapertura dei ristoranti una priorità seconda solo alla ripartenza della scuola, ma l’attesa per le nuove misure restrittive rischia di fermare i programmi di viaggio di 1 italiano su 3 (32%) per vacanze, gite fuori porta o visite a parenti e amici durante la ricorrenza prima dell’emergenza Covid-19: sono due dei principali dati emersi dall’analisi di Coldiretti/Ixè sulle aspettative dei consumatori italiani in vista del nuovo Dpcm che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile così come preannunciato dal ministero della salute.

Così anche per l'universo turistico della Lucchesia monta la preoccupazione e il sistema, in particolare per gli agriturismi ma non solo, guarda alla Pasqua col fiato sospeso. Sono 250 le strutture agrituristiche nella sola provincia di Lucca che compongono la proposta del turismo rurale sta stanno vivendo questa fase di incertezza con grande ansia. Lo afferma il presidente provinciale di Coldiretti Lucca Andrea Elmi: “La possibilità di rimanere aperti durante il weekend, e quindi lo slittamento delle nuove eventuali misure di chiusura non più dalla domenica, ma dal lunedì successivo, è un ottimo passo in avanti", osserva. 

"Gli incassi del weekend valgono in questo momento l’80% del fatturato settimanale di ristoranti, pizzerie ed agriturismi duramente provati dallo smart working e dalle chiusure forzate che travolgono a valanga interi settori dell’agroalimentare Made in Italy, con vino e cibi invenduti e magazzini pieni di scorte”, ricorda. “Il prossimo Dpcm – spiega Elmi – avrà una ricaduta anche sul primo lungo weekend primaverile di festa che rappresenta l’occasione per le consuete gite fuori porta di Pasqua e Pasquetta. Un appuntamento importante che segna tradizionalmente l’inizio della stagione per molti dei nostri agriturismi che sono i luoghi anti-contagio per antonomasia, spesso in zone isolate della campagna, strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto. Sostenere il turismo in campagna significa evitare il pericoloso rischio di affollamenti nelle città”.


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