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Cronaca venerdì 26 novembre 2021 ore 18:10

Racket della droga con la Brianza, 5 arresti

Parte della droga
Parte della droga

L'operazione "Divani & Sofà" ha svelato il traffico con ramificazioni all'estero e smercio tra Massa, Lucca, Milano, Monza, Como, Varese, Ravenna



MASSA — Era un autentico racket della droga, con ramificazioni all'estero e smercio tra le province di Massa, Lucca, Milano, Monza, Como, Varese e Ravenna: lo hanno stroncato i carabinieri arrestando 5 persone nell'ambito dell'operazione chiamata “Divani & Sofà”, condotta dai militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Massa coordinati e diretti dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo della procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova. 

L’operazione è scattata al termine di un anno e mezzo di indagini tecniche che hanno permesso di smantellare un’associazione per delinquere impegnata nel traffico illecito di sostanze stupefacenti attiva nelle province di Massa Carrara e di Monza Brianza. 

Nel corso dell'intera indagine, i carabinieri hanno arrestato in flagrante 9 persone e sequestrato in tutto 134 chili di hashish, 673 chili di marijuana e numerose dosi di cocaina tra Massa, Forte dei Marmi, Ravenna e Como giungendo a indagare complessivamente 51 persone, tutte ritenute responsabili a vario titolo di reati concernenti gli stupefacenti.

I 5 arrestati operavano forti di un'attività imprenditoriale di copertura legata all'universo del mobilio, donde il nome dell'operazione. Le condotte loro contestate sono associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, nonché diversi episodi di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti commessi tra il 2018 ed il 2019 tra Massa e la Brianza, sulla cui direttrice era stata di fatto istituita una vera e propria rotta della droga.

Le misure cautelari emesse dal Tribunale di Genova sono state assunte per gravi indizi circa la costituzione di una vera a propria organizzazione criminale composta da massesi e brianzoli ed impegnata nell’approvvigionamento, anche dall’estero, di ingenti quantitativi di hashish, marijuana e cocaina che venivano poi smerciati in diverse province d’Italia. 

L’organizzazione, secondo il quadro ricostruito dagli inquirenti, operava secondo una minuziosa ripartizione di compiti tra gli arrestati: due fratelli, 36 e 45 anni con precedenti specifici e colpiti da misura di custodia cautelare in carcere, intrattenevano contatti con i fornitori e organizzavano il trasporto delle sostanze individuando i luoghi di stoccaggio. A loro faceva insomma capo la logistica.

Il padre dei due fratelli, un 73enne brianzolo ora ai domiciliari, era il trasportatore insieme a un 63enne che allestiva anche i veicoli per nascondere la droga durante gli spostamenti: per quest'ultimo è scattato l'obbligo di dimora nel comune di residenza in Brianza.

Infine, un 58enne di Montignoso sottoposto a custodia cautelare in carcere è ritenuto responsabile delle attività di stoccaggio delle droghe destinate alla piazza massese, dove avrebbe inoltre curato lo smercio all'ingrosso.


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