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Attualità giovedì 01 ottobre 2015 ore 10:00

Rifugiati, otto ragazzi e il verde pubblico

l’Amministrazione sta lavorando a un accordo che permetterà ai richiedenti asilo ospitati da Viareggio, di svolgere lavori socialmente utili



VIAREGGIO — Sono 8 i giovani che sono arrivati a Viareggio il 24 settembre scorso: hanno un’età compresa tra i 17 e i 26 anni e sono attualmente ospitati in un appartamento a Bicchio, di proprietà di un privato e gestito dalla cooperativa Odissea. E vanno ad aggiungersi agli altri sei che già erano stati presi in carico dalla Cooperativa e agli ulteriori 19 che da prima dell’insediamento di questa Amministrazione erano a Viareggio, gestiti da Arci nell’ambito del programma Sprar (Servizio Protezione richiedenti asilo e rifugiati).

Tutti loro rimarranno a Viareggio per il tempo necessario alla Commissione Ministeriale per vagliare la loro posizione. Nessun costo per il Comune: «Ci sono fondi europei gestiti dal Ministero degli Interni, che garantiranno vitto e alloggio per tutto il periodo dell’istruttoria, circa 36 euro al giorno, nei quali sono compresi anche la mediazione culturale e l’assistenza legale necessaria per presentare le loro domande di richiesta d’asilo» specifica l’assessore al sociale Sandra Mei.

Il Comune, da parte sua, ha garantito un tavolo di coordinamento composto da 12 associazioni e cooperative del territorio che si occupano di marginalità, tra cui Misericordia e Croce Verde, la Asl, il Centro per l’impiego della Provincia e il servizio sociale di Viareggio. L’obiettivo è quello di trovare delle strategie comuni.

«E’ importante sottolineare che per legge, i richiedenti asilo non possono svolgere alcun lavoro per i primi 6 mesi di permanenza in Italia – commenta l’assessore Mei - possono però, grazie a una circolare del Ministero degli Interni, svolgere del lavoro socialmente utile e a titolo volontario».

«Stiamo lavorando ad un progetto con la Croce Verde e con Sea Risorse – spiega ancora l’assessore -. Prenderanno questi ragazzi e, dopo una formazione minima, metteranno a frutto le loro energie: si occuperanno di alcuni servizi compresa la pulizia di piazze e strade, ovviamente a titolo gratuito».

«Sono giovanissimi, alcuni soli, altri accompagnati da un fratello più grande – continua l’assessore Mei -. Le loro storie sono le più disparate eppure si somigliano tutte: la guerra, la fuga, la speranza di vita».

«La comunità di Bicchio ha indetto in merito una riunione in parrocchia: hanno fatto domande, conosciuto i ragazzi e hanno dato loro il benvenuto. Un esempio di umanità – conclude Sandra Mei - che noi viareggini con l’istinto innato dell’accoglienza sappiamo offrire».


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