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Attualità lunedì 14 settembre 2015 ore 12:43
Strage di Viareggio e Moby insieme al Parlamento
Giovedì manifesteranno a Montecitorio e al Quirinale per esprime il loro dissenso al processo breve e chiedere verità e giustizia
VIAREGGIO — Insieme, associazione Il Mondo che Vorrei e i familiari delle vittime della Moby Prince di Livorno, per la battaglia per contro il "processo breve" che potrebbe riguardare tutti e due i casi.
No alla prescrizione per Viareggio questo lo slogan della manifestazione di protesta a Roma il 17 settembre: "E' assolutamente inaccettabile - scrive l'associazione dei familiari delle vittime di Viareggio - che questo Stato non voglia la verità e acconsenta che sia prescritto l'incendio colposo e le le lesioni colpose plurime". "Come si può pensare che il 29 giugno non sia successo nulla, di cosa sono morti 32 innocenti?"
Lo slogan per i familiari delle vittime della Moby Prince, scritto su magliette rosse, è "Io sono 141" preceduto da un hashtag per condividere in rete tutto quanto in poche parole.
Ma in realtà dietro quelle parole ci sono fame di verità e giustizia che ancora, a 24 anni di distanza dalla tragedia nel porto di Livorno col traghetto Moby Prince andato a fuoco dopo lo scontro con la petroliera Agip Abruzzo, attendono di essere saziate.
In Senato infatti è stata approvata l'istituzione di una commissione d'inchiesta chiamata a fare luce su un caso per il quale finora, a livello giudiziario, ci sono state solo assoluzioni e archiviazioni e sul quale - dicono a gran voce i familiari - permangono zone d'ombra inquietanti.
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