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Attualità sabato 07 febbraio 2015 ore 17:00

Streetfood al Carnevale, non solo porchetta

L’occasione per assaggiare i cibi di strada d’Italia è in piazza e via Mazzini a Viareggio tutti i weekend di febbraio fino a sabato 28



VIAREGGIO — L’Associazione Culturale Streetfood è di nuovo in tour da inizio febbraio, in piazza e via Mazzini a Viareggio in occasione del Carnevale, per scelta della Fondazione. I motivi che l’hanno portata a scegliere proprio quella carovana, distinta dal logo tendina, è la qualità del cibo di strada tradizionale italiano, l’attenzione alla pulizia e igiene delle cucine mobili e la selezione degli espositori che cucinano a vista. Molti sono gli artigiani del gusto che producono cibi di strada come tradizione vuole e tra loro non vi è solo la porchetta. Quando è iniziata la riscoperta di cibi poveri o “di strada” e di un’arte culinaria semplice di altri tempi, l’immaginario collettivo ha subito associato la categoria degli ambulanti a generici porchettai o paninari e ad attività poco attente all’igiene e qualità del cibo. In questi anni, invece, si sono sviluppate aziende di costruzione di veicoli di design che ribaltano la situazione, migliorando la reputazione e l’immagine degli ambulanti.

“Credo che tutto questo - dichiara il presidente dell’Associazione Streetfood Massimiliano Ricciarini - comunichi con efficacia igiene e pulizia oltre ad innescare uno sviluppo e una ricerca di miglioramento. Tra i nostri artigiani del gusto vi sono anche chef che hanno scelto la nostra organizzazione per sviluppare nuove idee e passare dalle cucine in sede fissa all’attività itinerante. In alcuni eventi abbiamo collaborato anche con ristoranti in sede fissa”.

“Visti i tempi di crisi degli ultimi anni - conclude il presidente dell’Associazione Streetfood - un settore che emerge e si migliora, che contribuisce in parte a uno sviluppo economico, che aiuta a conservare e riportare in auge tradizioni culturali gastronomiche italiane in via di estinzione e con esse il loro territorio di origine, in cui le attività danno lavoro a familiari e amici che hanno perso il lavoro o dà lo spunto alle nuove generazioni per inserirsi in questo fenomeno, meriti rispetto e considerazione”.


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