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Cultura venerdì 31 gennaio 2025 ore 18:45

L'uomo di Neanderthal cacciava ippopotami sui monti toscani

Il sito scoperto dagli archeologi
Il sito scoperto dagli archeologi

E' stato scoperto un sito archeologico con strumenti in pietra e resti fossili di cervi, rinoceronti e ippopotami risalenti a 130mila anni fa



PIETRASANTA — L'uomo di Neanderthal abitava i monti toscani: ad attestarlo adesso è il prezioso sito archeologico, il primo risalente al Paleolitico Medio dell'intero comprensorio apuo versiliese, scoperto a Pietrasanta nella frazione di Valdicastello Carducci. Gli esperti hanno rinvenuto in una grotta reperti fossili e strumenti in pietra appartenenti proprio all'uomo di Neanderthal lungo il sentiero che, dalla Pieve, sale fino a Sant’Anna di Stazzema.

A dare notizia della scoperta di grande interesse scientifico è stata l’associazione ArcheoVersilia, e adesso il Comune di Pietrasanta riferisce in una nota gli esiti di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal team tecnico di archeologi, paleontologi e ricercatori guidato dal funzionario della Soprintendenza Giulia Picchi e dalla collega Marta Colombo. Vi hanno preso parte l’assessore comunale alle frazioni di Pietrasanta Ermanno Sorbo e il presidente del Comitato di Valdicastello Lauro Bonuccelli.

“E’ stato individuato un sito di grande interesse scientifico – spiegano gli esponenti di ArcheoVersilia – per la presenza di strumenti in pietra appartenenti all'uomo di Neanderthal. I materiali rinvenuti si trovano all'interno di un deposito di breccia ossifera, un conglomerato di ossa fossili che, da un’analisi preliminare, ha evidenziato la presenza di resti di cervide, rinoceronte e ippopotamo, datando il contesto generale della grotta a circa 130mila anni fa”. 

“E’ una scoperta eccezionale – ha sottolineato Sorbo – che potrà accreditare Valdicastello come sede didattica, di ricerca archeologica ma anche come sito turistico e punto di valorizzazione del patrimonio culturale. Perfettamente in linea con il museo che vorremmo creare nel sito delle miniere ex Edem, una volta concluse le operazioni di pulizia e messa in sicurezza finanziate con le risorse del Pnrr”.


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