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Cronaca martedì 02 maggio 2023 ore 10:12

Reddito di cittadinanza, come aggiravano i limiti

I finanzieri della Versilia hanno segnalato 30 persone per indebita percezione, scoperti giocatori online e lavoratori a nero ed altri illeciti



VERSILIA — Sono 30 le persone segnalate per aver illecitamente percepito tale beneficio economico per un ammontare complessivo di circa 210.000 euro nell'ambito di una indagine dei finanzieri di Lucca con gli uffici Inps.

L’attività della Guardia di Finanza ha riguardato la verifica del possesso dei requisiti oggettivi – reddituali e patrimoniali – e soggettivi dei beneficiari, tra cui l’assenza di misure cautelari pendenti e la residenza nel territorio italiano per un periodo minimo di 10 anni. 

L’analisi effettuata incrociando le banche dati messe a disposizione dall’Inps sulla base dell’intesa stipulata con la Guardia di Finanza e gli strumenti informativi, ha consentito di constatare numerose irregolarità nei confronti di beneficiari che hanno omesso di dichiarare disponibilità economiche emergenti da vincite al gioco on-line, ed una situazione la percezione di reddito di impresa da un soggetto del nucleo familiare, o ancora la comunicazione delle informazioni circa lo stato di detenzione domiciliare e condanne intervenute nei 10 anni precedenti relative al coniuge convivente.

Ricorrente la casistica in cui il soggetto richiedente non risiedeva in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo, come la norma richiede. Tra i vari casi il Gruppo di Lucca ha segnalato un soggetto che, successivamente alla presentazione della domanda, avrebbe effettuato numerose giocate registrate su un conto gioco a lui riconducibile, arrivando a movimentare, nel solo 2021, somme per oltre 320.000 euro

I finanzieri del Gruppo Viareggio, invece, nel corso di un controllo di un salone per parrucchiera in Versilia hanno identificato una lavoratrice intenta a svolgere le proprie mansioni in totale assenza di contratto di lavoro dipendente. I successivi accertamenti hanno permesso di riscontrare che la ragazza, riceveva dal datore di lavoro una paga di circa 400 euro in contanti, ma era anche percettrice del reddito di cittadinanza per un importo pari a euro 500 mensili.

Le posizioni emerse sono state comunicate alla Direzione provinciale dell’Inps allo scopo di procedere al recupero delle somme illegittimamente incassate, nonché al blocco dei contributi richiesti ma non ancora erogati.


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