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Attualità sabato 09 gennaio 2021 ore 16:00

Strage, i familiari delle vittime non si arrendono

Il giorno dopo la sentenza l'associazione delle vittime della strage di Viareggio commenta: "La Cassazione marca responsabilità certe, andiamo avanti"



VIAREGGIO — Dopo ventiquattro ore dalla pronuncia dei giudici della Corte di Cassazione, l'associazione che riunisce i familiari delle vittime della strage di Viareggio, Il Mondo che vorrei, ha voluto pubblicamente commentare la decisione della Suprema Corte. Sono stati momenti di rabbia e indignazione quelli che ieri hanno avvolto i familiari delle 32 vittime del disastro ferroviario del 29 Giugno 2009, oggi però hanno deciso di rimettersi in marcia per chiedere ancora una volta verità e giustizia.

"La Cassazione ha cancellato un reato e degli anni di condanna, ma ha comunque accertato che queste persone sono colpevoli. Questo è certo. Poi la prescrizione cancella degli anni di galera, ma a noi non interessa. Noi volevamo che le responsabilità fossero accertate. E questo è avvenuto", ha detto Marco Piagentini, presidente dell'associazione Il mondo che vorrei, in conferenza.

"Abbiamo capito rispetto a ieri che nella sentenza ci sono dei profili di colpa importanti. Profili che sono stati confermati dalla Cassazione. Questo è ben chiaro", ha continuato Piagentini. "Essendo decaduta l'architrave di questo processo, cioè l'aggravante dell'incidente sul lavoro, questo praticamente va a rideterminare le pene perché è andato in prescrizione un reato, quello dell'omicidio colposo".

Marco Piagentini, quella notte che Viareggio diventò l'inferno, ha perso la moglie e due figli piccoli, Luca e Lorenzo, nell'espolsione la sua casa collasò. Piagentini e il figlio più grande sono gli unici superstiti della famiglia. Piagentini durante la conferenza ha

"Mio figlio aveva già capito tutto - ha detto Piagentini -, mi aveva detto che in questo Paese chi sbaglia non paga per gli errori. Ma io gli ho anche detto è vero, però è anche vero che quando si riconosce una colpa non possiamo chiaramente mettere noi le persone in galera, non sarebbe neanche giusto'".

Durante la conferenza stampa l'avvocato Tiziano Nicoletti, uno dei legali di parte civile, ha spiegato: "Aspettiamo le motivazioni della sentenza per capire in maniera chiara e definitiva i profili di colpa addebitati agli imputati, profili che verranno rivalutati davanti alla corte di appello di Firenze". 

Ma qualcosa di positivo ieri è già avvenuto, commentano durante la conferenza stampa, perché la Cassazione, pur con le decurtazioni di pena dovute alla prescrizione, ha accertato comunque che il 29 giugno 2009 a Viareggio c'è stato un disastro ferroviario.


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