La filiera delle borse griffate ma false

VIAREGGIO — Diciotto persone denunciate all'autorità giudiziaria, 15 italiani e 3 stranieri senegalesi. sono tutti accusati, a vario titolo, per i reati di contraffazione, commercializzazione di prodotti recanti marchi falsi, autoriciclaggio e ricettazione.

Nelle operazioni della Guardia di finanza di Viareggio, denominate "Luxury bag" e "Luxury bag 2", sono stati sequestrati oltre 250.000 prodotti e accessori, 300 punzoni atti a riprodurre i marchi Chanel, Hermes, Louis Vuitton, Givenchy, 5300 clichè/stampe per la riproduzione dei marchi, 400 fustelle di varie forme e misure, un'auto di grossa cilindrata ed otto macchinari impiegati per la produzione: il tutto per un valore complessivo di svariati milioni di euro.

Dodici decreti di perquisizione nelle province di Firenze, Pistoia, Napoli, Mantova e Varese e, che hanno interessato sette abitazioni, due opifici clandestini e tre società, sono stati eseguiti nell'ultima operazione che ha consentito di disarticolare un'organizzazione criminale dedita alla produzione e alla commercializzazione di merce contraffatta.

Le indagini sono nate dagli sviluppi di una precedente operazione partita da un controllo che i finanzieri avevano eseguito la scorsa estate sul litorale di Viareggio nei confronti di una donna sorpresa ad acquistare una borsa contraffatta da uno senegalese. 

Al sequestro è seguita un'attività di indagine che ha consentito di ricostruire l'intera filiera del falso. Da qui è nata un'ulteriore indagine che ha consentito di risalire al giro di illeciti che si snodava tra la Toscana, la Lombardia e la Campania.

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