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Cronaca giovedì 24 novembre 2022 ore 09:08

Nel bar spunta la stanza del gioco proibito

Ispezioni a tappeto nei confronti di diverse attività commerciali della provincia di Lucca. I finanzieri hanno individuato apparecchi irregolari



VERSILIA — Una stanza all’interno di un bar con videoterminali non a norma, composti da personal computer collegati alla rete internet e a gettoniere e lettori di banconote, è quanto scoperto dai finanzieri che hanno eseguito numerosi controlli e ispezioni nei confronti di diverse attività commerciali della provincia di Lucca, dopo una mirata attività di approfondimento volta a intercettare i soggetti a più altro rischio di irregolarità.

Durante tali controlli, le fiamme gialle viareggine hanno scoperto una stanza, all’interno di un bar della Versilia, dove erano stati installati tre apparecchi videoterminali non a norma, composti da personal computer collegati alla rete internet e a due gettoniere/lettori banconote che si trovavano in un locale dedicato, separati da quelli che permettevano giocate regolari, non rispettavano le caratteristiche previste dalla normativa per l’offerta di gioco, in quanto non connessi alla rete telematica autorizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, per tale ragione, privi di sistema di controllo. 

In particolare, i sistemi informatici individuati davano la possibilità di effettuare, dietro pagamento di denaro, giocate on line su siti privi di certificazione che sfuggivano, quindi, sia al prelievo erariale unico sulle somme giocate e sull’imposta unica delle scommesse, sia al controllo sulla regolarità delle giocate stesse.

Nei confronti del titolare dell’attività commerciale è stato, pertanto, elevato un verbale di contestazione e accertamento per la violazione dell’art. 110 c. 9 del T.U.L.P.S., che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000,00 a 50.000,00 per ciascun apparecchio ed è stato, contestualmente, eseguito il sequestro amministrativo finalizzato alla confisca degli apparati informatici illegali. Oltre a quanto precede, le sanzioni irrogate prevedono la possibilità della chiusura dell’attività da 30 a 60 giorni, nonché la sospensione/revoca delle varie licenze.


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