Attualità lunedì 08 giugno 2020 ore 14:07
Impianto della Morina, ok alla delocalizzazione

Due le soluzioni proposte per la delocalizzazione: Massa Macinaia o il complesso artigianale-industriale a Livorno
MASSAROSA — Impianto di compostaggio di Morina. Il Comune, attraverso una nota, annuncia che "E' stato accolto il contributo fornito dal Comune di Massarosa e nello specifico dall'assessorato all'ambiente per quanto riguarda l'appena concluso procedimento di valutazione di impatto ambientale e di valutazione di incidenza ai sensi della L.R. 10/2010".
Lo scorso marzo il Comune si era espresso negativamente alla procedura di Via e aveva chiesto la delocalizzazione dell'attività.
“Siamo molto soddisfatti – commentano l'assessore all'ambiente del Comune di Massarosa Michela Morgantini e il capogruppo della Lega in consiglio regionale Elisa Montemagni – perchè finalmente sono state prese in considerazione le istanze dei cittadini di Massarosa. Quell'impianto infatti genera oggettivi problemi, soprattutto legato ai cattivi odori, che si ripercuotono sul nostro territoro”.
"Nello specifico - spiega il Comune- il rinnovo delle concessioni riguarda l'impianto di compostaggio della Morina a Viareggio, una struttura che si trova nella zona a ridosso del lago di Massaciuccoli. Il Comune di Massarosa nel marzo scorso aveva esplcitato con una relazione tecnica il proprio no al rinnovo delle autorizzazioni spiegando che tra le questioni che preoccupano di più ci sono gli aspetti igienico-sanitari".
“E' noto a tutti – spiegano l'assessore
Morgantini e il consigliere Montemagni – che tutti gli anni, in
particolare durante l'estate, in Versilia si sia verificata una
vera e propria emergenza sanitaria per la problematica 'odori' con
conseguenze anche sul piano economico. Così come è noto che le
esperienze maturate negli ultimi anni hanno dimostrato che tale
impatto odorigeno, vista la collocazione dell'impianto, va ad
interessare ampie zone abitate nei Comune di Viareggio, Camaiore e
Massarosa”.
Il giudizio dell'ente era quindi un netto “parere negativo” :
da qui l'invito ad attivare da subito le procedure di
delocalizzazione dell'attività”. Invito che il Parco, con
determina 50 del 25 maggio scorso, ha ora fatto proprio.
“Due le soluzioni proposte per la delocalizzazione – concludono
Morgantini e Montemagni – entrambe fuori dalla nostra zona: Massa
Macinaia nel Comune di Capannori o il complesso
artigianale-industriale a Livorno soggetto a procedura
fallimentare”.
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