Cronaca martedì 19 gennaio 2021 ore 14:00
Spacciavano in mezza Versilia, 7 nel sacco

Dopo un anno di indagini i carabinieri li hanno presi. La vendita di droga avveniva in luoghi stabiliti volta per volta così da dare meno nell'occhio
VIAREGGIO — Spacciavano droga in mezza Versilia, con un giro di clienti diffuso tra Viareggio, Camaiore e Massarosa e nessun luogo eletto a teatro di traffici bensì appuntamenti fissati volta per volta coi clienti così da dare meno nell'occhio. Non è servito, perché dopo un anno di indagini i carabinieri hanno individuato e messo nel sacco sette persone - tutte già note per reati inerenti gli stupefacenti - per le quali il giudice ha firmato la misura cautelare.
I sette indagati sono accusati di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente, concorso nel reato e recidiva, e i carabinieri hanno sequestrato droga e un'auto di grossa cilindrata che si ipotizza acquistata con i proventi dello spaccio. L'operazione è il coronamento delle indagini portate avanti dai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Viareggio.
Le indagini dei Carabinieri, partite a gennaio 2020 e concluse lo scorso luglio tra servizi di osservazione ed attività tecniche, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati ma anche di identificare circa 50 acquirenti, in maggioranza residenti in Versilia. Alcuni erano clienti fissi, con acquisti anche quotidiani e spese annue fino a 15mila euro per assicurarsi per lo più cocaina e hashish.
Il giro d’affari è stato approssimativamente quantificato dai militari in diverse decine di migliaia di euro l’anno. Inoltre, due degli indagati sono ritenuti responsabili del reato di riciclaggio in concorso: è a loro che i carabinieri hanno sequestrato l'auto del valore di circa 30.000 euro acquistata all'estero in contanti. Il progetto, secondo le ricostruzioni investigative, sarebbe stato quello di esportarla e poi rivenderla ancora all'estero.
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i militari dell’Arma supportati da alcune unità antidroga dei nuclei carabinieri cinofili di Firenze e Pisa, hanno fatto scattare il blitz perquisendo le abitazioni degli indagati – dove sono state rinvenute alcune dosi di cocaina e hashish - ed eseguendo le misure cautelari in parte in carcere e in parte al'obbligo di firma. I provvedimenti sono stati firmati dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lucca Antonia Aracri, su richiesta del pubblico ministero Elena Leone. Altri tre indagati non sono stati rintracciati e sono tuttora ricercati dai carabinieri.
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