Casa e lavoro, Mallegni chiede aiuto alla Curia

Secondo il sindaco di Pietrasanta prima dei migranti c'è da aiutare alle famiglie residenti senza casa che non sanno come arrivare a fine mese

PIETRASANTA — "Prima le famiglie residenti senza casa che non sanno come arrivare alla fine del mese, mandare a scuola i propri figli e che vivono in condizioni di indigenza". Per il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni prima c’è da aiutare e dare risposte ai 146 cittadini in lista di attesa per avere una casa, 100 dei quali stranieri, ai 291 cittadini che vengono assistiti giornalmente dal centro di accoglienza, ai 252 che ricevono il pacco alimentare ed ai 721 nuclei che usufruiscono del contributo Gas perché non riescono a garantirsi nemmeno ilriscaldamento.

Mallegni ha scritto negli scorsi giorni alla curia per esprimere la sua preoccupazione e per chiedere aiuto: “Sono sicuro che la curia penserà prima di tutto alle famiglie del nostro territorio nella valutazione di una eventuale accoglienza. Insieme – ha concluso - possiamo rendere più facile il cammino delle nostre famiglie verso l’integrazione e verso l’equità sociale”.

La posizione del primo cittadino di Pietrasanta sulla gestione dell’emergenza migranti in Toscana non cambia.

“La metà delle persone che incontro durante il ricevimento settimanale mi chiede una casa ed un lavoro. – spiega Mallegni – Pietrasanta non è una città contro l’accoglienza dei migranti tanto che ha conservato l’unico sportello dedicato agli extracomunitari ma credo che sia giusto dare priorità a chi oggi vive nel nostro territorio da molti anni in condizioni di incredibile disagio e sofferenza. Ho 7 casi conclamati di cittadini che vivono sotto i ponti o in macchina. – spiega - Tra le responsabilità di un amministratore, di un Sindaco di una città come nel mio caso, ci sono quelle di garantire ai propri concittadini le condizioni di equità sociale e pari dignità. Purtroppo non possiamo aiutare tutti come vorremo e come dovremo. L’incapacità di rispondere alle quotidiane richieste di aiuto e di sostegno è per noi una quotidiana e dolorosa sconfitta”.

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