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Attualità giovedì 04 marzo 2021 ore 18:33

Per la Perini Navi preoccupano i tempi lunghi

perini navi

Per arrivare a una soluzione positiva della vicenda le istituzioni guardano con timore alle ripercussioni del ricorso della vecchia proprietà



VIAREGGIO — C’è preoccupazione per la possibile dilatazione dei tempi verso una soluzione positiva della vicenda Perini Navi, dopo il ricorso presentato dalla vecchia proprietà al tribunale di Firenze, con le relative ripercussioni negative sui 90 lavoratori e sul territorio. I timori sono emersi nel corso della riunione che si è tenuta oggi pomeriggio in Regione, coordinata dal consigliere delegato alle crisi aziendali Valerio Fabiani e a cui hanno preso parte il Comune di Viareggio con l’assessore alle politiche del mare Valter Alberici e le rappresentanze sindacali.

“Non possiamo nascondere i pericoli che si nascondono nel ricorso fatto dalla vecchia proprietà - ha detto Fabiani - primo fra tutti la dilatazione dei tempi per arrivare ad una soluzione positiva, considerate peraltro le proposte già pervenute sul tavolo del curatore Della Santa. Una scelta, quella fatta da proprietà e management, che è incredibile, pur nella sua legittimità. E questo a fronte di un fallimento palese, del debito accumulato e dell'immobilismo che sta condizionando le commesse esistenti. Un atto che rischia di mettere la pietra tombale sulla possibilità di una ripresa industriale di una realtà fondamentale per il territorio in cui opera e per la Toscana”. 

“Il comune di Viareggio – ha aggiunt Alberici - è al fianco dei lavoratori della Perini Navi e alle aziende dell'indotto condividendo le azioni intraprese dalla Regione”. Istituzioni e rappresentanze sindacali hanno ribadito i punti chiave della linea da tenere per la soluzione della vicenda: nitido profilo industriale dell'operazione di rilancio, mantenimento dei livelli occupazionali (al momento sono circa 90 i lavoratori ancora presenti in azienda), tutela delle imprese dell'indotto e dei crediti da loro vantati nell'ambito della procedura in atto, garanzia dell'unitarietà operativa del complesso aziendale, sopravvivenza di marchio e commesse.

"Nel rispetto delle prerogative di tutti i soggetti coinvolti – ha concluso Fabiani -, anche in considerazione dei tempi strettissimi, l'auspicio è che gli effetti della situazione che si è venuta a creare non debbano scaricarsi su lavoratori e territorio". 


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