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lunedì 07 ottobre 2024

PENSIERI DELLA DOMENICA — il Blog di Libero Venturi

Libero Venturi

Libero Venturi è un pensionato del pubblico impiego, con trascorsi istituzionali, che non ha trovato niente di meglio che mettersi a scrivere anche lui, infoltendo la fitta schiera degli scrittori -o sedicenti tali- a scapito di quella, sparuta, dei lettori. Toscano, valderopiteco e pontederese, cerca in qualche modo, anche se inutilmente, di ingannare il cazzo di tempo che sembra non passare mai, ma alla fine manca, nonché la vita, gli altri e, in fondo, anche se stesso.

DIZIONARIO MINIMO: l'amore, il sesso

di Libero Venturi - domenica 09 aprile 2017 ore 08:00

L'amore

L'amore è un sortilegio. È culo. Entra nelle nostre vite e le sconvolge, poi esce e l'effetto è il medesimo. A volte rimane e ci fa compagnia per il resto dei giorni o finché ne ha voglia e dura ed è già tanto. Ci fa sentire meno soli, ma spesso anche di più. L'amore è tutto per noi. Ma anche un gigantesco giramento di palle, una complicazione assurda quanto necessaria. Inevitabile o irraggiungibile, è lo stesso, però cambia che si conosce qualcun altro, se si fa o se capita, l'amore. E alla fine poi è niente: dato che non sappiamo di preciso cosa sia. È quando batte il cuore se ci si bacia e ci si ama. Ma allora è una tautologia, un ragionamento apodittico. Perché non si può descrivere in realtà. Definirlo. È quando hai un'altra persona, in genere di un altro sesso, accanto per più di mezz'ora e non ti rompi i coglioni, anzi vorresti restare e vorresti che restasse. Magari bisogna vedere se anche la persona accanto a te sente proprio la stessa cosa o qualcosa di molto o abbastanza simile. Almeno sperarci. Condividere quella speranza, insieme alla vita bastarda. L'amore è sempre discutibile, tranne quello dei figli. Ma anche quello non sempre, non dovunque. Diritti e sentimenti spesso sono una cosa da ricchi. E anche i ricchi te li raccomando... L'amore per i propri simili è meglio chiamarlo solidarietà: più appropriato e meno retorico, almeno per i laici. Ah l'amore, l'amore! Se non ci fosse andrebbe inventato. Anche solo per dire ti voglio bene per davvero o sentire quando manca.

Il sesso

Il sesso è il sesso. Basta la parola: anche la pubblicità del "Confetto Falqui", qualche anno fa, diceva così e riguardava il corpo, ma la funzione era un'altra. Il sesso invece è una bella cosa, se viene bene. E quando si viene bene. La migliore che possa capitarti in un tempo medio breve. Nei tempi lunghi tende piuttosto a guastarsi: va a rischio di tenuta. Gli ingredienti sono due sessi -in genere, ma non sempre e necessariamente contrapposti- che si incontrano. Se non siamo in questa fattispecie e ci troviamo da soli, può definirsi sempre sesso, in fondo, ma è tutta un'altra cosa. Perché il sesso è passione, meglio se condivisa. Parecchio meglio. Sconfina un po' con il peccato, roba da credenti morigerati che poi si confessano. Può anche essere, a buon diritto, sponsale o per coppie di fatto, anzi c'è il suo comodo. Ed è abbastanza necessario anche a fini procreativi. Però un po' di trasgressione comunque necessità, se no diventa ripetitivo ed è una palla.

Il sesso si relaziona con l'amore e quello -come già detto- è fortuna, ma può essere anche fine a se' stesso. Però tende a complicarsi, in questo caso e la casistica è varia: soprattutto il tradimento praticato da coppie con altri -uno dei due o entrambi- è il più frequente motivo di complicazione.

Alla fine si possono teorizzare anche i triangoli amorosi, ma la teoria non tiene. La pratica, semmai. Viene allora da chiederci se siamo monogami per natura, come i piccioni, i pinguini, i pappagallini inseparabili e i cattolici, oppure poligami come molta parte del resto del regno animale, a questo mondo, uomini compresi. Ma, anche se fosse, per il sesso non sarebbe una soluzione, anzi. Difficile tenere un rapporto di coppia, figuriamoci più di uno!

Per il sesso occorrono la scintilla e la voglia ed è eccitante prolungare le attese, i preliminari ecc. Poi però sono indispensabili il rapporto ed il piacere, preferibilmente reciproci. Detto, sia perché con il rapporto sopraggiunga il piacere, sia perché ciò sia conseguito da tutti e due i contraenti, in un tempo ragionevolmente comune. È obbligo annoverare anche i casi di sesso a più di due, ma sconfiniamo nel campo dello scabroso che non riguarda la classe media.

Il sesso a due è appagamento. Può essere anche "a pagamento", ma in una modalità mercenaria che non ci interessa. Anche se Pepe Carvalho, il detective nato dalla penna di Manuel Vázquez Montalbán, aveva una relazione sentimentale con Charo, una prostituta e si trovava di molto bene. Ma quella è letteratura. Fare l'amore è una porta sul nulla che ti dà tutto nell'istante, nell'attimo. È sfinirsi e riprendersi. Meglio ancora se prosegue, se l'istante tende a dilatarsi e l'attimo a non venire subito, insomma a non essere troppo fuggente. Poi diventa un ricordo o un rimpianto, dipende. Ma avercene...

Pontedera, 9 Aprile 2017 

Libero Venturi

Articoli dal Blog “Pensieri della domenica” di Libero Venturi